Domenica 28 febbraio p.v., congiuntamente al secondo incontro del FIN HaBa-WaBa, nella sede di Anzio si svolgerà il primo appuntamento dedicato alle atlete della categoria Under 13 cui si aggiungeranno anche le giovanissime Under 11.
L’iniziativa, voluta dal Comitato Regionale Lazio, nasce dall’esigenza di colmare una lacuna organizzativa legata alle difficoltà di reclutamento per il settore femminile.
Nella riunione di inizio anno le società femminili hanno segnalato la difficoltà di approntare formazioni complete di atlete per la categoria Under 13, ma anche la forte volontà di trovare una soluzione che consentisse a queste atlete di confrontarsi con pari categorie e non solo sotto categoria nel campionato Under 15 che, mai come quest’anno, presenta molte squadre ai nastri di partenza.
A tale scopo il Comitato Regionale Lazio ha organizzato un incontro specifico nel quale le società hanno esposto le loro necessità e le proprie potenzialità e si è quindi concordato, su indicazione del Presidente Giampiero Mauretti, di affidare al Tecnico regionale Nicola Izzo l’organizzazione, in contatto con le società, di una serie di manifestazioni dedicate a questa categorie.
Nicola Izzo è incaricato di raccogliere e monitorare la partecipazione delle atlete più giovani, organizzare manifestazioni che permettano loro di fare più esperienza e consentire alle società di organizzarsi al meglio per allargare il reclutamento delle atlete, ma anche ad altre società di affacciarsi per la prima volta. Nella prima tornata ha quindi convocato le atlete Under 13 e le giovanissime Under 11 segnalate dalle società interessate.
Si inizia quindi domenica 28 febbraio presso l’impianto Comunale di Anzio che ha già ospitato, con gran successo, la prima giornata FIN HaBa-WaBa.
Domenica ad Anzio, ma anche presso le piscine Athlon a Roma e Tyrsenia a Cerveteri, andrà in onda il secondo incontro del FIN HaBa WaBa, con l’obiettivo di aumentare sempre più il numero di atleti e squadre partecipanti, diffondendo non solo la tecnica della pallanuoto, ma anche i principi di lealtà e rispetto che lo sport richiede ad atleti, tecnici, dirigenti e genitori.